La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
Dio delle Terre e dei Soli è un altro Dio. Esso è il padre comune degli uòmini, esso è colùi che riempie la pannocchia di grano e la mammella di
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, non tanto le dèboli voci della coscienza morale, quanto le fìsiche necessità, avèsseli spinti al bene comune, cioè alla giustizia, e come - dal non
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terra. - Non mormorìi, non applàusi. Ma Aronne avèa dato una voce al sentimento comune, sempre in cerca di forma, e però tutti tacitamente, approvando a
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cantàvano. Era un inno alla Terra, alla madre comune, che, negli arcani connubii col padre Sole, avèa ridato agli uòmini generosamente il confidàtole seme
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piuttosto filaccie a mal nascoste ferite. Benchè comune fosse stato il delitto, si evitàvano, a muta, lo sguardo. Non era ancor l'odio al peccato, ma
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sarà mai il bene dell'altro ... Gualdo! ... la guerra è comune rovina. - Il Beccajo afferrò ambedùe le mani del Letterato, e gliele serrando con ansia
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divisione incominciò e compissi con meno litigi di quanti ne preannunziava. Dal mangiaticcio all'infuori, che si trovò di serbare in comune, il rimanente